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Corso di Nutrizione per un'Alimentazione Sana, Ecologica e Consapevole

12 buoni motivi per evitare “La Sindrome dello Struzzo”… Chi fagocita ingrassa 3 volte!

da Viviana Taccione Posted in Cibo e tradizione

road-runner.gifNe parliamo nella seconda lezione di Autodifesa Alimentare quando chiediamo ai nostri Allievi di confessare  se si nutrono o semplicemente “fagocitano“… 😀

La “Sindrome dello Struzzo” è infatti una delle cause principali della malnutrizione.

Ed è facile capire perchè…

Ma per i più recidivi abbiamo preparato il “dodecalogo dello Struzzo” :mrgreen: … con 12 buoni motivi per evitare questa pericolosa Sindrome che, pare, sia seconda solo alla temibile “Sissite“…

Non sai di che cosa parlo? 😯

Allora l’unica cosa ragionevole da fare è iscriversi rapidissimamente all’ultima edizione on line di Autodifesa Alimentare!… Nel frattempo, se fai lo struzzo – oltre a scappare tutta la vita da Willy il Coyote, ovvio 😉 ), ricorda che…

1) Mangi di più di quanto serve

In meno tempo assumi il doppio o il triplo di cibo… considerando che dopo circa 8 minuti ti arriva il segnale di sazietà dallo stomaco al cervello, strafogandoti rischi che dopo 8 minuti ti senti pieno come un uovo, non hai neanche idea di che cosa hai ingurgitato, probabilmente hai ingoiato anche un sacco di aria e arriva il classico “BURP! 😕 ”

Effetti collaterali immediatamente comprensibili sono che:

2) Ingrassi

Semplice da capire. Lo confermava anche uno studio giapponese di qualche tempo fa, svolto dal professor Hiroyasu Iso, ricercatore dell’Università di Osaka e pubblicato sul British Medical Journal (21/10/08), se mangi veloce hai fino al triplo delle probabilità di avere problemi di peso e obesità! 😯 In particolare, su 3.000 persone,  i maschietti avevano l’84% di probabilità in più di essere grassi, le donne il 50% in più… (In effetti un uomo quando trangugia… è un “signor struzzo” 😀 !!!)

3) Affatichi lo stomaco

Mangiando il doppio di quello che serve consumo la macchina “stomaco” che invecchierà due volte prima. Anche questo è intuitivo, Si consuma di più una macchina che fa Roma – Milano tutti i giorni, o una che fa Roma – Firenze?

Il fuoco digestivo è qualcosa di molto prezioso. Ne sanno qualcosa i Medici Orientali… ma questa è un’altra storia! 🙂

4) Invecchi prima

Siamo un macchina perfetta. Abbiamo bisogno di cibo per vivere… ma più mangiamo e mettiamo in moto tutti i processi metabolici… e più invecchiamo! Senza dover arrivare a campare di soli frullati liofilizzati predigeriti (per quanto sono uno dei miei elisir di lunga vita perchè spesso mi aiutano a prendermi una pausa! 😉 ), o di aria… è evidente che mangiare meno allunga la vita, mentre il doppio o il triplo ci fa ossidare ed invecchiare molto prima!

5) Sprechi risorse ed affami gli altri

Il cibo trangugiato, che non diventa neanche nutriente è – se proprio vogliamo – anche uno spreco di risorse che potrebbero essere usate d altre persone per cibarsi.

Ti ricordi i famosi “bambini del Biafra” come un tempo dicevano i nostri genitori per farci venire i sensi di colpa se non leccavamo il piatto? 😕 Da piccolissima – a questa frase – rispondevo prendendo il piatto mezzo pieno (di solito di cavoli e cose che non mi piacevano) e dandolo a mio padre e dicendogli di darlo ai Bambini del Biafra…

Oggi so che ci sono modi migliori per aiutare i paesi poveri, prima di tutto prediligendo cibi che costano loro poche risorse (ne parliamo nella terza lezione del corso di Autodifesa Alimentare nel capitolo dedicato all’ “Ecologia della Nutrizione“, ma ancora più semplicemente, non sprecando il cibo. Non spazzolando il piatto (vecchio retaggio della guerra!) ma riempiedolo meno e  mangiandolo con consapevolezza… 🙁

6) Danneggi l’Ambiente

Va da se che se mangi il doppio o il triplo, anche l’ambiente non è molto felice, perchè – ricordiamolo – ogni processo di preparazione del cibo consuma moltissime risorse, sopratutto se parliamo di cibo a filiera lunga, lavorato, elaborato… Ma ne riaparleremo!

La soluzione estrema? Il tuo orto… e raccogli solo quello che davvero pensi di consumare! Ma – su su, non svenire – anche mangiare locale, poco elaborato, ed approfittare della vendita diretta di molte aziende agricole biologiche fuori porta… è un’ottima soluzione! 😉

7) Non assimili il cibo e non ti nutri

E’ dimostrato che grazie ad una giusta masticazione, la saliva, che contiene importanti enzimi, compie una predigestione direttamente in bocca…

Se affatichi lo stomaco sovraccaricandolo di cibo neanche ben sminuzzato, rischi che lui non riesca a trasformare in energia i nutrienti che mangi, li butta da una parte e diventano “ciccia”.

Anche i migliori possono non essere ben assimilati e quindi risultare inutili ai nostri fini cellulari.

Conseguenza diretta del fatto di non nutrirsi è che…

8 ) Senti più fame

La maggior parte delle volte che sentiamo fame, infatti, è perchè abbiamo mangiato senza nutrirci.

Sovralimentazione e denutrizione insieme… questo è il grave problema del nostro secolo del precotto e del confezionato a km 10.000! 🙁

Perchè non tutto quello che mangiamo ci nutre. Ma – attenzione massima – anche quando mangiamo cibo davvero nutriente (e per sapere quaòl è non resta che frequentare la Xa gloriosa edizione di AA on line, l’ultima per almeno 12 lunghi mesi 😉 ), rischiamo di non nutrirci se lo stomaco e l’intestino funzionano male, se associamo male il cibo, se ci riempiamo fino a scoppiare, se beviamo troppo durante il past etc..

9) Usi più condimento

Non assaporando i cibi li condisci di più, non riesci a cogliere le sfumature, sei distratto e allunghi la mano sul sale, sull’olio, sul sugo… tanto pensi ad altro. 🙁

E’ scientificamente provato (da me che lo faccio spessissimo! 😉 ), che più lo mastichi e più il cibo sprigiona il suo sapore e lo modifica in bocca. Prova con delle mandorle, masticale bene e a fondo. Poi mi saprai dire.

Giocare a scoprire il vero sapore dei cibi ci impedirà di affogarli in condimenti intuili, pieni di “Sollazzatori del Gusto“, glutammato, sale et similia…

10) Resti stressato

Il momento del pasto deve essere una meritata pausa durante la nostra attività. un momento per fermarsi, rilassarsi, respirare, magari scambiare due parole in famiglia… Chi mangia veloce perde questa opportunità di cambiare “stato”, come si dice in PNLlese… Quindi, oltre a stressare tutto il corpo, stressa anche la mente!

Per questo motivo è assolutamente sconsigliato dedicarsi ad altre attività mentre si mangia, ad esempio guardare la TV (quello è sconsigliato sempre se non vuoi passare la vita a depotenzairti con cattive notizie e gossip inutili! 🙁 ), peggio che peggio il telegiornale, o anche il quotidiano…

11) Non sei di compagnia…

Anche a livello “sociale”, c’è da dire che buttarsi come un naufrago sul cibo non è molto piacevole. Prima sarai troppo occupato a mangiare, dopo sarai troppo occupato a sentire le urla del tuo stomaco.

Insomma, gli altri commensali sentiranno come minimo la tua mancanza! 😉

12) Non apprezzi la Vita!

Il cibo è vita, è amore, è energia. Il cibo è un dono che ti è stato dato.

E su questo dodicesimo ma forse più importante motivo per apprezzare il cibo, ti invito a masticare almeno 30 volte ogni boccone, guardarti intorno, apprezzare il momento, il “qui e ora”, l'”Adesso”, il fatto che sei vivo e parte dell’energia universale…

Sperando che il “dodecalogo dello Struzzo” ti sia piaciuto e sopratutto ti sovvenga la prossima volta che ti accingerai a mangiare qualche cosa…

Ti abbraccio e ti auguro di vivere una vita meravigliosa! 😀

🙂
Viviana Taccione
Personal Wellness Coach & Trainer Autodifesa Alimentare

Guarda il video che spiega perchè è nato “Autodifesalimentare”!
https://www.autodifesalimentare.it/wa.htm

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11 Commenti
Tag: ambiente, amore, dodecalogo dello Struzzo, dono, Ecologia della Nutrizione, energia, enzimi, fagocitare, fame, filiera lunga, frullati liofilizzati, intestino, malnutrizione, masticazione, obesità, pnl, risorse, Sindrome dello Struzzo, sissite, sollazzatori del gusto, stato, stomaco, stress, vendita diretta, Vita, Viviana Taccione .
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11 Responses

  1. Michela says
    8 Ottobre 2010 in 13:09

    bellissmo articolo Vivi 🙂
    bisogna rendersi veramente conto che il cibo è necessario per nutrire il nostro corpo, ma non deve servire a sopperire ad altre mancanze tipo quelle affettive

    E come dici la cosa migliore da fare è iscriversi subito al corso di Autodifesa Alimentare 😉

  2. Viviana Taccione says
    8 Ottobre 2010 in 15:13

    Grazie!!! 😀

  3. Giada says
    14 Ottobre 2010 in 14:29

    Bell’articolo

  4. Marisa Bragadin says
    3 Novembre 2010 in 16:40

    Avevo letto da qualche parte, tempo fa, questo consiglio… e ho provato a masticare il boccone almeno venti volte, ma è durato pochissimo, poi lo struzzo che è in me ha avuto il sopravvento. Riprovo, sarò più determinata!:-)

  5. Pietro Contenti says
    1 Febbraio 2011 in 02:06

    Davvero un ottimo dodecalogo Viviana; tra l’altro il punto 5 ha riportato alla mia mente ricordi lontani…
    a quanto pare non ero l’unico a voler offrire le mie verdure ai bambini del Biafra 🙂

  6. Viviana Taccione says
    1 Febbraio 2011 in 11:09

    Grazie Pietro!

    Piacere di conoscerti e benvenuto nel mondo di http://www.IFEELGOOD.it !!! 😀

  7. Pietro Contenti says
    2 Febbraio 2011 in 00:19

    Piacere mio, Viviana 😉

  8. Claudia Baruzzi says
    8 Dicembre 2012 in 23:21

    Quello del ‘non lasciare niente nel piatto, pensa ai bambini del Biafra’ è stato un leit-motiv che ha caratterizzato anche la mia infanzia e parte della mia adolescenza e che probabilmente ha portato al fatto di mangiare più del dovuto. Ad ogni modo oggi si vedono scene anche più raccapriccianti, come il gettare tranquillamente nella spazzatura quello che resta nel piatto. Inutile spreco se si pensa a quanti muoiono di fame. Quello che si può fare è essere più oculati nelle scelte alimentari e soprattutto nelle quantità. Se ne guadagna sia in soldi che in salute!

  9. Manuela says
    10 Dicembre 2012 in 14:40

    Bello questo articolo! Mi stampo il dedecalogo e me lo tengo vicino, per quando lo struzzetto che è in me viene fuori….;-)

  10. Maribella says
    14 Giugno 2015 in 15:16

    Quando ero piccola la frase tipo che mi seguiva in tutti i pasti (e che è rimasta negli annali familiari) era “Mari mangia!”, ma devo ammettere che non mi veniva detto perchè masticavo lentamente ma proprio perchè a dirla tutta io tutta ‘sta fame non l’ho mai avuta. Mi è rimasta però un’altra frase più impressa nel subcoscio ed è “lo stomaco non ha i denti” e la visualizzazione di una mela intera che passa in uno stomaco sdentato mi ha sempre al tempo fatto ridere e preoccupato…povero stomachino super-affaticato. Quindi cerco sempre di masticare bene… a volte mi riesce altre un pò meno, ma la buona volontà ce la metto!

  11. Marco says
    23 Maggio 2016 in 14:56

    Mi è piaciuto molto quest’articolo, è ricco di tanti concetti approfonditi e spiegati benissimo nelle ultime lezioni… Comunque la fraze che mi ha fatto scattare la molla dandomi la giusta determinazione per dare quella terzata alla mia alimentazione e fare sul serio è stata “siamo sovralimentati ma denutriti” accennata al punto 8, ma ovviamente affrontata con la giusta attenzione nel corso di Autodifesa Alimentare!

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