Con questo report devo saltare da un angolo all’altro della lezione, perchè i punti di collegamento possono essere molteplici.
La consapevolezza è in continua evoluzione, si affina, cresce e matura, senza fine. E’ un vero viaggio affascinante. 😀
Questo ho realizzato imparando meglio il concetto dei colori nell’alimentazione: una porzione giornaliera (una tazza da tè) per ogni colore offerto da frutta e verdura è l’ideale per assumere vitamine naturali (quelle che ancora abitano i cibi moderni…). Cinque porzioni di verdura e due di frutta al giorno. Tutto ciò mi fa pensare alla cromoterapia e all’equilibrio dei chakra, possibile??
Ho fatto una ricerca online . E’ riduttivo o siete d’accordo, Angeli? =)
Ogni fitopigmento ha delle proprietà: il verde protegge le membrane delle cellule e combatte l’influenza; il bianco rassoda la pelle e controlla la pressione del sangue; il rosso ritarda gli effetti dell’invecchiamento; il viola regola l’intestino e depura la pelle; il giallo favorisce la digestione e l’arancio migliora la vista e combatte il raffreddore. Ho confrontato alcuni siti che però propongono la dieta dei colori in cui si dedica ogni giorno della settimana ad un solo colore.
I vegetali sono ricchi di acqua legata e di sostanze nutrienti, mentre sono poveri in calorie.
Come ci spiegano Viviana e Leonardo, il loro colore serve per proteggere gli antiossidanti. Quando un alimento viene esposto all’aria, subisce il processo di ossidazione e il risultato è che diventa scuro (esempio lampante le banane). Anche il sapore di un alimento ossidato cambia, si fa più amarognolo.
L’ossigeno fa decadere diversi principi nutrizionali, prime fra tutte le vitamine idrosolubili (es. vitamina C). Inoltre noi abbiamo bisogno di fibre solubili, come l’insalata verde, ma anche insolubili date da vegetali di altri colori (e nei cereali integrali), per mantenere la funzionalità di assimilazione dei nostri villi intestinali.
Gli unici ortaggi con cui bisogna stare un po’ attenti sono le solanacee, piante giunteci dall’America che contengono un alcaloide velenoso, la solanina, inattivata dalla cottura: pomodori (che vanno consumati solo a completa maturazione estiva), peperoni verdi (che non sono maturi), melanzane (la solanina si trova nella buccia) e patate (queste ultime da non mangiare mai con il germoglio).
Ecco il perché dell’importanza di una spesa oculata.
La frutta è in genere più trattata degli ortaggi. La verdura va curata togliendo bene le foglie esterne.
Il cibo di stagione dà più garanzie delle primizie: è maturo al punto giusto, costa meno, è stato trattato con meno sostanze chimiche forzanti; meglio ancora preferire il cibo biologico, che dà più nutrizione e spesso garantisce l’acquisto a “km zero”, scelta etica ed ecologica che molti negozi bio mettono nella loro mission (a proposito di gusto e sensibilità per l’ecologia della nutrizione, anche dei vegetali).
Il “bioverme” è una garanzia di salute e naturalità dell’ortaggio, cosiccome la radice che germoglia nel cereale integrale messo in ammollo prima della cottura.
Scegliamo cibi che abbiano poca confezione, se non nulla (no vassoi di polistirolo e cellophane).
Quindi consumiamo le cose più fresche possibile, cucinando le verdure in cestini di vimini o acciaio, o anche nel forno al cartoccio (con carta da forno, no alluminio) o in crosta di sale, cotture che fanno perdere pochi nutrienti.
Preferire pentole in terracotta smaltata o in acciaio per la cottura. Evitare le fritture, sì alle verdure saltate nel wok. La pentola a pressione è ottima per cereali e legumi.
Ecco anche il perché di una conservazione domestica attenta.
Se vogliamo conservare i cibi a lungo, l’immediata surgelazione di cibi freschi può garantirne maggiore qualità di quanto succeda a cibi “freschi” un po’ vecchiotti rimasti esposti all’ossigeno per vario tempo; a temperatura ambiente, le verdure si possono conservare sott’olio, in marinatura, con la disidratazione.
I cibi in frigo vanno conservati preferibilmente nel vetro; attenzione che cibi diversi si devono tenere separati (verdure da proteine) ; toccare poco le uova, che vanno tenute in frigo e lasciate nel loro contenitore che poi verrà buttato.
Gli alimenti non vanno mai posati a terra o tenuti in basso, perché le energie congeste della casa si depositano proprio a quel livello.
Ecco infine qual è il modo migliore di consumare il cibo: su una tovaglia arancione, che favorisce la digestione, con stoviglie di ceramica (no carta), senza tv, senza cellulare sulla tavola (cellulare lontano dal cibo), masticare bene il cibo (sazia di più e migliora la digestione).
Nel Feng-shui si sottolinea l’importanza dell’igiene fisica e mentale di chi cucina, perché anche le nostre vibrazioni energetiche interagiscono con l’opera che stiamo svolgendo.
A proposito…Se non avete mai visto il film “Come l’acqua per il cioccolato”, ve lo consiglio… =)
Interessante questa associazione dei cibi colorati con la cromoterapia ed equilibrio dei chakra! Non ci ho mai pensato prima.
Brava Stefania!