Quando ero piccola io, la pasta si vendevo tranquillamente nelle scatole di cartone…
E non c’era niente di strano in questo. Anzi, la pasta si impilava ben ben nei pensili della cucina, e gli spaghetti non rischiavano di cadere mai giù…
Poi è iniziato ad andare di moda confezionare la pasta in plastica. Confezioni scomode e scivolose… Talvolta anche confezioni che simulano la carta, NON RICICLABILI.
Ma perché? 🙁
Io ce l’ho a morte con la plastica INUTILE, non lo nascondo…
Perché davvero non ha senso sostituire i pacchi di cartone, le buste del pane e delle verdure, i cartocci di carta oleata, con un materiale inquinante che viene dal petrolio come la plastica!
E infatti oggi la plastica è ovunque: abbiamo zuppe di plastica negli oceani, ci vestiamo di plastica, respiriamo plastica, mangiamo plastica! La plastica ha invaso la nostra catena alimentare, si trova nei pesci, nel sale marino, persino nel miele delle api…
E la plastica sta contribuendo a scaldare il Pianeta e sta peggiorando l’emergenza climatica dato che produce CO2 in fase di produzione quando viene bruciata, e metano quando si degrada nell’ambiente. (E NOOOOO! Non è vero che viene riciclata: la plastica NON viene riciclata. Non conviene, costa troppo. Di solito viene bruciata o esportata per essere bruciata, quando non lasciata in discariche a cielo aperto). 🙁
Quindi abbiamo un grave problema con la plastica. Che possiamo fare? Iniziamo dalle confezioni!
Cerchiamo prodotti PLASTIC FREE.
Per diminuire l’impatto ambientale delle confezioni la cosa migliore è limitare i prodotti lavorati e scegliere prodotti SFUSI, come per esempio quelli di NEGOZIO LEGGERO, catena in franchising che vende anche on line (però è anche vero che non tutti i loro prodotti sfusi sono anche biologici…)
In alternativa, cerchiamo prodotti con plastica compostabile, o che riducano drasticamente la percentuale di plastica.
L’azienda Probios, attiva dal 1978 e oggi leader in Italia per la proposta di Alimenti Biologici, ha lanciato da poco delle nuove confezioni in “Ecopack” con le quali piano piano sta rinnovando tutto il suo packaging.
Questa cosa mi ha incuriosito…
Ma che caspita vuol dire “Ecopack – Amico della Natura“?
Non molto, in realtà, è la scritta che appare davanti nelle confezioni che serve a far riconoscere la confezione “ecologica”. Ma quello che dobbiamo vedere è il retro dove appaiono 2 scritte decisamente più chiare:
- Confezione completamente riciclabile nella raccolta carta C-PAP 81. Vuol dire che si tratta di un poliaccoppiato carta-plastica, ma che la plastica è talmente poca e facilmente separabile che il prodotto può essere facilmente riciclato e conferito alla raccolta carta.
- NoW No waste (“niente sprechi”) Packaging certificato riciclabile secondo il metodo ATICELCA 501 – 13 che permette una semplice separabilità e recupero in acqua di tutte le componenti singole dell’imballaggio – Carta e Films. Brevettato e prodotto da Policarta, azienda laziale di Bassano in Teverina.
Secondo le stime di Probios, il passaggio al nuovo ecopack permette una riduzione di 12 tonnellate all’anno di plastica che altrimenti finirebbe in discarica. Non sono un’esperta del settore, mi auguro che sia così…
Se ci segui da un po’ sai che qui alla Redazione di Autodifesa Alimentare non amiamo molto dolci e biscotti confezionati…
Però certamente abbiamo notato le confezioni nuove della pasta Probios, perché oltre al marchio BIOLOGICO, oltre al marchio Ecopack e compagnia bella…
Contengono cereali coltivati e moliti in Italia (come scritto chiaramente) e una doppia rassicurazione ecologica:
- che gli stabilimenti utilizzano energia rinnovabile (che ci auguriamo sia energia PULITA e non ottenuta bruciando biomasse o rifiuti, purtroppo considerata “rinnovabile”….)
- che usano anche procedimenti per depurazione aria e acqua a basso impatto ambientale (che vuol dire non si sa, ma almeno è qualcosa!)
Una confezione ricca di informazioni che qui alla redazione di Autodifesa Alimentare apprezziamo… 😀
Peccato che – nonostante siano facendo tantissima pubblicità su queste nuove confezioni – ancora molto dei loro prodotti restano in plastica e che dal loro sito non si evince chiaramente quali siano quelli in Ecopack.
Nel loro SHOP purtroppo ci sono ancora troppi poliaccoppiati e monoporzioni altamente energivore, assolutamente diseducative e insostenibili per un’azienda che si dichiara così attenta all’ambiente. 🙁
Si tratta di una volontà vera di servire il consumatore per inquinare meno, e aiutare il pianeta che sta soffocando tra i rifiuti? Allora non sarebbe meglio spendere per migliorare le confezioni, piuttosto che spenderli in pubblicità prima di averle cambiate almeno una buona parte, no?
E peccato anche che la loro Assistenza Clienti NON risponda alle mail. 🙁
Nonostante sia cliente (ho voluto provare la pasta, ed ha anche un buon sapore!) mi mandano solo pubblicità ma non rispondono alle mail personali. 🙁
Ne ho mandate ben 2 chiedendo come capire quali fossero le confezioni di Ecopack e chiedendo come – digitando nella ricerca Ecopack o qualcosa del genere – si possa avere accesso SOLO ai prodotti confezionati in modo sostenibile. (Basterebbe solo indicizzare meglio i prodotti nello SHOP, roba di pochi minuti…)
Tra l’altro scrivendo loro che sto ultimando una GUIDA AGLI ACQUISTI SOSTENIBILI…
E che desideravo inserire un loro link, quindi io – se fossi stata in loro – avrei risposto, sia per educazione che per tante altre buone ragioni…
Vabbè… Voglio sperare che in futuro rinnovino tutta la gamma di confezioni e che prestino maggiore attenzione al Customer care… (non come altre aziende che notoriamente si fermano ai comunicati stampa di Greenwashing usciti direttamente dagli uffici pubblicitari nei loro… Mulini scoloriti!)
Ad ogni modo…
Se vuoi farti un giro nello SHOP Probios, sempre consigliandoti di scegliere prodotti di base, biologici, integrali, di coltivazione Italiana e in ecopack riciclabile, che ti saranno comodamente consegnati a casa…
Ecco il link dell’azienda Probios: https://www.probios.it/it/
Ecco il link dello SHOP Probios: https://shop.probios.it/
Se avremo aggiornamenti sull’argomento, non mancherò di farti sapere! 😉