Una delle domande che spesso ci arrivano in Redazione è:
“Come mai dopo aver mangiato un piatto di pasta mi viene sonno mentre quando mangio un secondo piatto con insalata no?“
Quello che i medici chiamano “sonnolenza post-prandiale” e che qui a Roma viene comunemente detto “abbiocco“, è una semplicissima reazione chimico-fisiologica.
I carboidrati, soprattutto quelli ad alto indice glicemico, aumentano la quantità di uno specifico aminoacido essenziale, il Triptofano, che induce il sonno e facilita la produzione della famosa serotonina (il neurotrasmettitore della felicità).
Dato che il fenomeno è tanto più evidente quanto più è alto l’indice glicemico, non dobbiamo eliminare i carboidrati per restare attivi nel pomeriggio, il momento in cui maggiormente si accusa questo effetto secondario: basta mangiare carboidrati a basso indice glicemico, sfruttando quelli che nel corso di Autodifesa Alimentare chiamiamo i cofattori antiglicemici.
Uno tra tutti: le fibre, che naturalmente dovrebbero accompagnare i nostri pasti a base di cereali, dato che in natura, lo ricordiamo, nascono pieni di fibre!
Quindi per evitare – o quantomeno ridurre sostanziosamente il problema, basta sostituire alla pasta di frumento raffinato primi piatti a base di chicchi integrali biologici (fondamentale, altrimenti con le fibre ti prendi anche tutti i veleni dell’agricoltura tradizionale).
🙂
Leonardo
sacrosante parole , i carbo pesanti e gli zuccheri che essi contengono sono le cause vere del grasso e di tutti i disturbi che esso comporta , è incredibile che siano ancora molti quelli che non ci credono e pensano che sono ” i grassi ” a fare ingrassare e comprano i cibi light con 2 grammi di grassi e 50 grammi di carboidrati … incredibile e assurdo !