E’ indubbio che l’accoppiata Smartphone + Social Network rappresenti per molti un grande antidoto alla solitudine. Un surrogato alla compagnia. Ci si illude di stare tra amici.
Altrimenti non si spiegherebbe la presenza notturna dello Smartphone sul comodino… Un modo per fare un bel pieno di rumore multimediale prima di addormentarsi, stressando la ghiandola pineale e sbollentando la coscienza tra campi magnetici e microonde…
E vogliamo parlare dello Smartphone a tavola mentre si mangia, come se la Nanosonda fosse diventata una posata in più?
Personalmente credo molto nelle vibrazioni, nell’energia che promana dagli alimenti, e sono dell’idea che un dispositivo cellulare non debba mai essere tenuto sulla tavola, tantomeno in cucina o in dispensa vicino al cibo.
Ma averlo a tavola come un invitato in più quando si è con altre persone, lo trovo oltretutto maleducato.
Certe volte mi verrebbe da dire: “Ma chi cavolo mai ti dovrà chiamare?” 😉
E comunque, dato che alla fin fine si tratta di un telefono (non ce lo dimentichiamo!), se qualcuno chiama, il telefono squillerà e si sentirà anche se tenuto in borsa o a due metri di distanza, no?
Ultimamente non si riesce più ad andare al Ristorante, sono tutti con il cellulare in mano. Questo in Italia, perché – mi dispiace dirlo – all’estero non è così. (…)
L’Ego straborda a causa di questa “benedetta” appendice multimediale, un vero e proprio “specchio, specchio delle mie brame…”, e si riesce sempre meno ad apprezzare quello che davvero conta.
Neanche al ristorante con gli amici. 🙁
Un fenomeno inarrestabile, tanto che un ristorante di Teramo – lo Stonehenge – è finito sui giornali per aver offerto uno sconto del 15% ai tavoli in cui tutti i commensali consegnano lo Smartphone all’ingresso. E con la possibilità a fine serata di lasciare lo sconto in beneficenza.
I risultati dell’esperimento sembrano sorprendenti!
8 tavolate su 10 consegnano i cellulari quando entrano, e poi almeno 6 su 8 sono talmente soddisfatti dell’esperienza di aver passato una serata all’insegna delle convivialità riscoprendo il fascino della conversazione, da devolvere in beneficenza la cifra risparmiata.
(Continua…)
Estratto da…
Scomunicazione Cellulare
Come difendersi da Social, Smartphone e Nanosonde imparando a godersi lo Slow Web
Viviana Taccione
Edizioni I FEEL GOOD
Una guida completa di cyberbenessere, scritta con il cuore e senza peli sulla lingua, per capire quali trappole si nascondano oggi nei cellulari e nei Social Network, e recuperare un nuovo (vecchio) equilibrio psicologico, emotivo, spirituale.