Clonati o non clonati per me non farebbe certo alcuna differenza, resta sempre una tradizione barbara mangiare cuccioli di poche settimane per “santificare” la Pasqua.
Altro che festa di Pace e risurrezione. 🙁
Sapete che qui alla Redazione di Autodifesa Alimentare non siamo estremisti, però questa abitudine davvero non la condividiamo, perché…
Il cibo è legato profondamente a come ci sentiamo, al senso di indegnità e di colpa (spesso inconsci) che ci portiamo dietro…
Una macellazione collettiva di oltre 2 milioni di agnellini nei giorni precedenti la Pasqua (molti non sopravvissuti nel trasporto in camion e container in situazioni anguste da lager) crea una vibrazione pazzesca di sofferenza ed angoscia che è davvero insostenibile.
Gandhi diceva giustamente che…
“la grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali.” (M. K. “Mahatma” Gandhi, 1869-1948)
Ma oltre a tutte questo considerazioni che fortunatamente stanno prevalendo anno dopo anno dato che il consumo della carne di agnello e capretto sta diminuendo a favore di nuove tradizioni più rispettose della vita…
Il rischio di imbattersi in agnellini e capretti progenie di animali clonati è davvero forte (si parla di 500.000 animali clonati), e diverse associazioni animaliste tra cui l’ENPA, (Ente Nazionale per la Protezione degli Animali) stanno rilanciando l’allarme in questi giorni.
Il Partito Animalista Europeo ha addirittura diffidato e poi denunciato il Ministro della Salute perché non sta proteggendo i cittadini diffondendo corrette informazioni.
Sugli animali clonati c’è poco da dire, il Parlamento UE si è già espresso sulla necessità di vietare l’allevamento, la vendita e l’importazione di animali a scopi alimentari perché ci sono rischi oggettivi nel mangiare carne “clonata”.
Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare…
Al momento l’Unione Europea ancora permette la vendita e l’importazione di prodotti derivati da animali clonati e – cosa ancora più grave – i consumatori non sono tutelati da una corretta informazione in etichetta.
Ed è proprio oltreoceano (Usa, Argentina, Brasile) che arrivano la gran parte degli animali clonati (e non solo Agnelli, occhio!) non proprio a km zero tra le altre cose… ma la vera ragione per cui questa cosa è insostenibile è un’altra.
Gli animali clonati nascono con malformazioni genetiche. 😯
E’ stato lo stesso Ian Wilmut, il prof. britannico che riprodusse la povera prima pecora clonata, Dolly, ad ammetterlo raccomandando massima cautela: “tutti gli animali clonati nascono con difetti genetici“. 🙁
Cosa significa questo?
Mangiare carne geneticamente modificata non sappiamo bene che conseguenze possa avere per il nostro DNA oggi e per il futuro dei nostri figli (io comunque non la mangerei, e tu?), ma ancora non è questo il vero problema…
Queste malformazioni genetiche (al cuore, ai polmoni e ai reni) sono dolorosissime, e fanno sopravvivere queste povere creature solo per pochi giorni tra indicibili sofferenze.
Ma, data l’usanza barbara di cui sopra… un agnellino morto è un agnellino morto, almeno sul banco della macelleria. Si vende uguale.
C’è bisogno che continuo? 🙁
Credo davvero di no.
“Mangiare carne è digerire le agonie di altri esseri viventi“.
(Marguerite Yourcenar, 1903-1987)
Mangiamo dunque cibi prevalentemente vegetali, pieni di sole, vita, gioia, pace! Saremo più felici e ci sentiremo più in armonia con la Natura.
Se giri su questo blog troverai tante idee per menù cruelty free e più rispettose degli animali, dell’ambiente e della tua salute, fisica e emotiva.
Per una Buona Pasqua.
Per davvero!
🙂
Viviana Taccione
Wellness Angel Coach & Trainer di Autodifesa Alimentare